martedì 12 giugno 2012

Murakami

Ciò che è fuori di te è una proiezione di ciò che è dentro di te, e ciò che è dentro di te è una proiezione del mondo esterno. Perciò spesso, quando ti addentri nel labirinto che sta fuori di te, finisci col penetrare anche nel tuo labirinto interiore. E in molti casi è un'esperienza pericolosa.
Kafka sulla spiaggia è uno dei libri di Haruki Murakami che ho letto negli ultimi mesi. La scoperta di questo scrittore, casuale come spesso accade, ha aperto una porta su un nuovo modo di scrivere e di concepire la vita. I libri di Murakami sono viaggi all'interno di noi stessi, si cammina per un po' di tempo fianco a fianco a personaggi spesso malinconici che vivranno poi per sempre nella nostra memoria, come i ricordi che sto provando a fissare riempiendo le pagine di questo blog. Il destino (o la predestinazione) e la ricerca dell'identita' animano i due protagonisti del libro obbligandoci a seguirli nelle strade, diverse ma convergenti, che li portano alla scoperta di loro stessi. 
Riporto delle citazioni dal libro, piccoli frammenti di una storia indimenticabile.

Tutti perdiamo continuamente tante cose importanti. Occasioni preziose, possibilità, emozioni irripetibili. Vivere significa anche questo. Ma ognuno di noi nella propria testa - si, io immagino che sia nella testa - ha una piccola stanza dove può conservare tutte queste cose in forma di ricordi. Un po' come le sale della biblioteca, con tanti scaffali. E per poterci orientare con sicurezza nel nostro spirito, dobbiamo tenere in ordine l'archivio di quella stanza: continuare a redigere schede, fare pulizie, rinfrescare l'aria, cambiare l'acqua ai fiori. In altre parole, tu vivrai per sempre nella tua biblioteca personale.


Cammino lungo la riva della coscienza, dove le onde si muovono in un flusso e riflusso continuo. Quando arrivano, lasciano dietro di sé delle scritte che subito l'ondata successiva cancella. Cerco di leggerle in fretta, nel breve intervallo fra un'onda e l'altra. Ma non è facile. Prima che faccia in tempo a leggere, arriva una nuova onda a cancellare tutto. Nella coscienza rimangono solo indecifrabili frammenti di parole. 


Amare è così, caro Tamura Kafka. Sei solo tu a provare quelle sensazioni così belle da togliere il fiato, e solo tu a vagare nelle tenebre più fitte. Tocca a te sostenere questo peso col tuo corpo e la tua anima.


Fatevi tentare ma attenzione ... produce dipendenza!!

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