sabato 23 giugno 2012

Born to run


Prendo in prestito per il post di oggi (che scrivo mentre mi trovo al Foro Italico per una gara di nuoto di Riccardo) il titolo di una canzone del Boss perchè bene si adatta alla mia passione per la corsa. Non so bene come sia cominciata ma mi è sempre piaciuta l'estrema libertà del mettersi un paio di scarpe ai piedi e di andare. Forse mi ha ispirato la visione del film "Il paradiso puo' attendere" nel quale un giocatore di football americano, intrepretato da Warren Beatty, si allena correndo nelle strade di una cittadina americana. Quando inizio a correre mi sembra di passare in un'altra dimensione dove cambiano i valori e le priorità. La cosa importante durante l'ora di allenamento è il controllo di tutti i segnali inviati dal mio corpo: fatica, sete, freddo oppure spingi, accelera, supera etc. E' quasi come fuggire per un tempo limitato dalla realtà e dalle occupazioni quotidiane. Spesso correndo trovo anche delle soluzioni di lavoro o di problemi familiari perchè, nonostante la fatica, riesco a mantenere la mente libera di pensare. A volte non porto con me neanche la musica perchè cerco delle risposte che solo una mente libera e l'essere solo con me stesso permetteranno di trovare. Corro ormai regolarmente da quasi 25 anni, alternando questa attività con l'altra mia passione sportiva per il tennis. Devo dire che le soddisfazioni che ricevo praticando questi sport sono diverse ma altrettanto intense anche se la corsa con la sua fatica e con il suo essere solo con me stesso mi dà molta forza anche per affrontare le sfide della vita di tutti i giorni. In fondo credo di conoscere me stesso anche dal modo come affronto le difficoltà della corsa o di una partita di tennis. Poi applico le stesse metodologie nella preparazione di un lavoro o quando devo terminare un progetto, non mi spavento per la fatica iniziale perchè so' che una volta rotto il fiato posso andare via veloce ed arrivare fino alla meta... in fondo come canta Bruce Springsteen non sappiamo quando arriveremo al nostro traguardo ma sappiamo che le persone come noi sono destinate, anzi meglio, sono nate per ... correre! 

“Someday girl I don't know when were gonna get to that place
Where we really want to go and well walk in the sun
But till then tramps like us baby we were born to run”



Chiudo con una citazione del mio autore del momento  Haruki Murakami che si e' occupato in un suo libro della corsa:


[...] chi mai si darebbe la pena di mettersi alla prova in discipline che succhiano le nostre energie e il nostro tempo? Proprio nello sforzo enorme e coraggioso di vincere la fatica riusciamo a provare, almeno per un istante, la sensazione autentica di vivere. Raggiungiamo la consapevolezza che la qualità del vivere non si trova in valori misurabili in voti, numeri e gradi, ma è insita nell'azione stessa, vi scorre dentro. Quando tutto va bene. [...]



Nessun commento:

Posta un commento