mercoledì 22 agosto 2012

22/11/1063

“Per un momento tutto mi fu chiaro, e nei momenti in cui accade, vedi quant’è sottile il mondo. Non lo sappiamo tutti quanti, in cuor nostro? È un meccanismo perfetto e bilanciato di voci ed echi che fanno da rotelle e leve, onirico orologio che rintocca oltre il vetro degli arcani che chiamiamo vita. Oltre? Sotto? Intorno? Caos, tempeste. Uomini con martelli, uomini con coltelli, uomini con pistole. Donne che pervertono ciò che non possono dominare e denigrano ciò che non possono capire. Un universo di orrore e smarrimento circonda un palcoscenico illuminato, sul quale noi mortali danziamo per sfidare le tenebre”.

Ecco una citazione dal libro di Stephen King 22/11/63 che accompagna queste mie giornate di fine estate. Tornare indietro nel tempo per fermare Lee Harvey Oswald prima che uccida Kennedy e' una bella sfida. Il libro e' avvincente ed e' in grado di portarti indietro nel tempo per vivere, insieme ai protagonisti, quello che credo sia un po' il sogno di tutti noi: scoprire come un uomo del 2011 vivrebbe negli anni '60 sopratutto mantenendo la consapevolezza di quello che e' accaduto. Scoprire che nonostante esista la possibilita' di tornare indietro si potrebbe anche scegliere di rimanere per sempre in quel tempo.
Il personaggio del libro segue le vicende di Oswald e della moglie russa Marina al fine di capire se egli sia veramente il vero ed unico colpevole dell'attentato a Kennedy. Questo al fine di eliminarlo prima che l'attentato venga realizzato.
Cambiare la storia, questo si' che sarebbe una cosa che mi piacerebbe fare, anche se non mi interesserei alla grande storia ma proverei a sistemare alcune cose della mia piccola (perche' individuale) storia personale.
Marina Nikolayevna Prusakova
Lee Harvey Oswald

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