E' molto tempo che sono alla ricerca della foto perfetta, e non nascondo che guardandomi intorno provo a volte invidia per chi riesce con la sua macchina fotografica a cogliere attimi che si avvicinano alla perfezione.
Ieri sono capitato sulla foto qui sotto e devo ammettere che lo scatto è veramente notevole.
Magari potrei provare a ripeterlo ma l' idea di questa foto è semplicemente geniale!
La perfetta divisione a metà dell' immagine con il senso di immobilità nella parte destra e il rapido movimento in quella sinistra rendono la foto allo stesso tempo intrigante e tecnicamente riuscita.
giovedì 30 agosto 2012
mercoledì 29 agosto 2012
lunedì 27 agosto 2012
Panorami da Marte
Quello che come avido lettore di romanzi di fantascienza avevo sempre immaginato ora e' diventato una cosa reale: immagini reali di Marte che vengono trasmesse a terra dal Rover Curiosity.
Non sono le prime ma devo dire che con questa risoluzione ora veramente si ha una chiara idea di quello che si vedrebbe mettendo i piedi sul pianeta rosso.
Una vista un po'diversa rispetto ai soliti panorami Umbri che sono abituato a fotografare in questi giorni di vacanza!
In realta' io avrei preferito che la prima immagine trasmessa a terra sarebbe stata simile a quella qui sotto, allora l'esplorazione del pianeta avrebbe avuto sicuramente un'altro impatto mediatico!
Non sono le prime ma devo dire che con questa risoluzione ora veramente si ha una chiara idea di quello che si vedrebbe mettendo i piedi sul pianeta rosso.
Una vista un po'diversa rispetto ai soliti panorami Umbri che sono abituato a fotografare in questi giorni di vacanza!
The image shows the base of Mount Sharp, the rover's eventual science destination. Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS |
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Mars, the red planet
domenica 26 agosto 2012
Allerona: tra sagre e turismo
Durante le vacanze trascorse insieme ad Allerona abbiamo visitato alcune sagre nei dintorni.
Quale occasione migliore per scattare alcune foto che sarà bello rivedere per ricordare le belle .. .e calde giornate trascorse tutti insieme girovagando tra Umbria, Lazio e Toscana.
San Lorenzo nuovo - Bolsena |
Torre Alfina |
Lumbriano |
San Casciano Bagni |
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05011 Allerona TR, Italia
Roma-Catania 2-2
Inizia il campionato e la Roma di Zeman si presenta all'olimpico per il suo esordio stagionale.
Tanta gente allo stadio, tanta attesa ma la partita e il risultato finale non sono all'altezza delle aspettative.
Pero' il gran gol di Osvaldo vale tutto il prezzo del biglietto!!!!
Tanta gente allo stadio, tanta attesa ma la partita e il risultato finale non sono all'altezza delle aspettative.
Pero' il gran gol di Osvaldo vale tutto il prezzo del biglietto!!!!
Ubicazione:
Roma, Italia - Stadio Olimpico
sabato 25 agosto 2012
Allo specchio
Ecco un mio autoritratto scattato a Bolsena mentre camminavo tra le vie della cittadina laziale.
Lo scatto e' riuscito, e per una volta la mia espressione corrisponde al mio stato d'animo del momento. E difficile accettare la propria immagine quando si riguardano le foto scattate ma questa volta, forse perche' immortalato con la fidata macchina fotografica, posso dire di essere soddisfatto!
Lo scatto e' riuscito, e per una volta la mia espressione corrisponde al mio stato d'animo del momento. E difficile accettare la propria immagine quando si riguardano le foto scattate ma questa volta, forse perche' immortalato con la fidata macchina fotografica, posso dire di essere soddisfatto!
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01023 Bolsena VT, Italia
venerdì 24 agosto 2012
Guardando lontano
A volte viviamo come in attesa di qualcosa scrutando l'orizzonte. Guardare troppo vicino a noi non sempre aiuta a capire il perche' delle cose, bisogna avere il coraggio e la voglia di alzare il nostro sguardo ed abbracciare l'orizzonte infinito.
A volte ci perdiamo nei nostri pensieri, lasciamo vagare il nostro pensiero come seguendo una barca a vela che solca le onde di un lago.
Ma non lo facciamo solo noi ...
Cosa pensava, cosa guardava con tanta attenzione?
Di certo si e' goduta come noi la splendida giornata al lago di Bolsena!
A volte ci perdiamo nei nostri pensieri, lasciamo vagare il nostro pensiero come seguendo una barca a vela che solca le onde di un lago.
Ma non lo facciamo solo noi ...
San Lorenzo Nuovo (Bolsena) - Blakie |
Di certo si e' goduta come noi la splendida giornata al lago di Bolsena!
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01023 Bolsena VT, Italia
giovedì 23 agosto 2012
Paese morto
Il tempo delle vacanze ti permette di lasciar vagare la mente e di coltivare attività che si trascurano un po' durante l'anno. La fotografia e' una di queste ... mi piace cercare di fissare attimi sulla memoria della mia macchinetta. Attimi che hanno un significato che va al di là della semplice foto. Ad esempio nel vecchio ritratto nella foto qui sotto c'è tanto di me e del periodo che sto vivendo ... un po' alla finestra aspettando qualcosa che non so' bene ancora quantificare. E' gettare lo sguardo al di là del presente ... cercando di immaginare e disegnare un futuro che è proprio vicino a noi.
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01022 Civita VT, Italia
mercoledì 22 agosto 2012
22/11/1063
“Per un momento tutto mi fu chiaro, e nei momenti in cui accade, vedi quant’è sottile il mondo. Non lo sappiamo tutti quanti, in cuor nostro? È un meccanismo perfetto e bilanciato di voci ed echi che fanno da rotelle e leve, onirico orologio che rintocca oltre il vetro degli arcani che chiamiamo vita. Oltre? Sotto? Intorno? Caos, tempeste. Uomini con martelli, uomini con coltelli, uomini con pistole. Donne che pervertono ciò che non possono dominare e denigrano ciò che non possono capire. Un universo di orrore e smarrimento circonda un palcoscenico illuminato, sul quale noi mortali danziamo per sfidare le tenebre”.
Ecco una citazione dal libro di Stephen King 22/11/63 che accompagna queste mie giornate di fine estate. Tornare indietro nel tempo per fermare Lee Harvey Oswald prima che uccida Kennedy e' una bella sfida. Il libro e' avvincente ed e' in grado di portarti indietro nel tempo per vivere, insieme ai protagonisti, quello che credo sia un po' il sogno di tutti noi: scoprire come un uomo del 2011 vivrebbe negli anni '60 sopratutto mantenendo la consapevolezza di quello che e' accaduto. Scoprire che nonostante esista la possibilita' di tornare indietro si potrebbe anche scegliere di rimanere per sempre in quel tempo.
Il personaggio del libro segue le vicende di Oswald e della moglie russa Marina al fine di capire se egli sia veramente il vero ed unico colpevole dell'attentato a Kennedy. Questo al fine di eliminarlo prima che l'attentato venga realizzato.
Cambiare la storia, questo si' che sarebbe una cosa che mi piacerebbe fare, anche se non mi interesserei alla grande storia ma proverei a sistemare alcune cose della mia piccola (perche' individuale) storia personale.
Ecco una citazione dal libro di Stephen King 22/11/63 che accompagna queste mie giornate di fine estate. Tornare indietro nel tempo per fermare Lee Harvey Oswald prima che uccida Kennedy e' una bella sfida. Il libro e' avvincente ed e' in grado di portarti indietro nel tempo per vivere, insieme ai protagonisti, quello che credo sia un po' il sogno di tutti noi: scoprire come un uomo del 2011 vivrebbe negli anni '60 sopratutto mantenendo la consapevolezza di quello che e' accaduto. Scoprire che nonostante esista la possibilita' di tornare indietro si potrebbe anche scegliere di rimanere per sempre in quel tempo.
Il personaggio del libro segue le vicende di Oswald e della moglie russa Marina al fine di capire se egli sia veramente il vero ed unico colpevole dell'attentato a Kennedy. Questo al fine di eliminarlo prima che l'attentato venga realizzato.
Cambiare la storia, questo si' che sarebbe una cosa che mi piacerebbe fare, anche se non mi interesserei alla grande storia ma proverei a sistemare alcune cose della mia piccola (perche' individuale) storia personale.
Marina Nikolayevna Prusakova |
Lee Harvey Oswald |
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Dallas, Texas, Stati Uniti
lunedì 20 agosto 2012
Rassegna stampa
Ecco una breve rassegna stampa di oggi letta direttamente in video da Allerona con un collegamento satellitare.
Enjoy !!!
Enjoy !!!
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05011 Allerona TR, Italia
domenica 19 agosto 2012
IQ84
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05011 Allerona TR, Italia
giovedì 16 agosto 2012
Allerona
Allerona - Panorama |
Passero' alcuni giorni nella nostra casa, faremo un po' di turismo e visiteremo alcune sagre....
Non mancheranno gli allenamenti di tennis .... appuntamento al campo alle 08:30 e forse qualche ora di corsa caldo permettendo!
... dalla finestra |
Entrata di casa |
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05011 Allerona TR, Italia
domenica 12 agosto 2012
Domenica d'agosto
Quest'anno mi è capitato di trascorrere una domenica a Roma nel mese di agosto. Aspettavo il ritorno dei ragazzi da Cesenatico. Mi è tornato in mente il bel film di Luciano Emmer con Mastroianni girato ad Ostia.
Devo dire che il film del 1950 rivisto oggi riporta un'immagine vera di come eravamo e forse in molti dei comportamenti di come ancora oggi siamo.Tutti i luoghi principali di Ostia si ritrovano nello scorrere del film, dallo stabilimento la Vecchia pineta, al Lido, ai cancelli ...
Il film narra le vicende di diversi personaggi che una domenica d'estate lasciano Roma per dirigersi verso il mare. Ostia è da sempre considerata una meta popolare e in questo film l'anima popolare dei romani che cercano il mare è tratteggiata in modo mirabile ... dalle imbarcate sulla macchina di famiglie con nonne al seguito, alle abbuffate di spaghetti sulla spiaggia, ai ragazzi che raggiungono Ostia in bicicletta. Il film ha una fotografia notevole e ha il pregio di mostrare molti dei luoghi cari a chi come me frequenta Ostia da molto tempo, penso alla ferrovia Piramide - Lido Centro è bello vederli come erano nel 1950 rispetto a come sono oggi. Alcuni devo dire non sono molto cambiati .....
Cosi' scriveva Gian Luigi Rondi a proposito del film:
A Roma, in agosto, di domenica, non ci sono che i metropolitani. Tutti gli altri vanno a Ostia, in autobus, in bicicletta, in treno, sopra vecchi tassì sgangherati ridotti a uso privato. Sulla spiaggia nascono idilli, si sciolgono vecchi legami, fioriscono giochi di bambini e di grandi; quando scende la sera sul mare, le cabine si vuotano e l’esodo verso la città ricomincia: molti si saranno solo un po’ rinfrescati, per qualcuno si aprirà, invece, una nuova vita, per altri, forse tutto sarà finito per sempre. [...]
Devo dire che il film del 1950 rivisto oggi riporta un'immagine vera di come eravamo e forse in molti dei comportamenti di come ancora oggi siamo.Tutti i luoghi principali di Ostia si ritrovano nello scorrere del film, dallo stabilimento la Vecchia pineta, al Lido, ai cancelli ...
Il film narra le vicende di diversi personaggi che una domenica d'estate lasciano Roma per dirigersi verso il mare. Ostia è da sempre considerata una meta popolare e in questo film l'anima popolare dei romani che cercano il mare è tratteggiata in modo mirabile ... dalle imbarcate sulla macchina di famiglie con nonne al seguito, alle abbuffate di spaghetti sulla spiaggia, ai ragazzi che raggiungono Ostia in bicicletta. Il film ha una fotografia notevole e ha il pregio di mostrare molti dei luoghi cari a chi come me frequenta Ostia da molto tempo, penso alla ferrovia Piramide - Lido Centro è bello vederli come erano nel 1950 rispetto a come sono oggi. Alcuni devo dire non sono molto cambiati .....
Cosi' scriveva Gian Luigi Rondi a proposito del film:
A Roma, in agosto, di domenica, non ci sono che i metropolitani. Tutti gli altri vanno a Ostia, in autobus, in bicicletta, in treno, sopra vecchi tassì sgangherati ridotti a uso privato. Sulla spiaggia nascono idilli, si sciolgono vecchi legami, fioriscono giochi di bambini e di grandi; quando scende la sera sul mare, le cabine si vuotano e l’esodo verso la città ricomincia: molti si saranno solo un po’ rinfrescati, per qualcuno si aprirà, invece, una nuova vita, per altri, forse tutto sarà finito per sempre. [...]
Ubicazione:
Lido di Ostia RM, Italia
venerdì 10 agosto 2012
Sound of silence
Dustin Hoffman - The graduate |
Per tornare al film credo che lo sguardo - perso, sgomento carico di dubbi ed incertezze del ragazzo appena laureato che guarda alla sua vita futura, convinto di non essere all'altezza delle aspettative che i suoi genitori e le persone che lo circondano ripongono su di lui - sia veramente l'emblema di quel film ma anche della situazione che oggi stiamo vivendo.
Riporto anche un simpatico commento al film trovato su you tube ....
"I saw the Graduate just after I graduated from college in 1972. It scared the crap out of me in that I had my whole future ahead of me , and I had no idea what to do next.
If I knew then what I know now, I would have been 10 times more scared. Thank goodness I am old now."
Godetevi il video di Sound of silence di Simon & Garfunkel autori della stupenda colonna sonora del film:
Hello darkness, my old friend
I have come to talk with you again
Ubicazione:
Stati Uniti
giovedì 9 agosto 2012
Breath and life
Marion Cotillard and Leonardo DiCaprio |
mercoledì 8 agosto 2012
Và: backstage in 2 minutes!
Ecco un piccolo photoalbum del backstage di Và .... tutto in 2 minuti!
Ho raccolto tutte le foto scattate durante la giornata di riprese e le ho montate in velocità allo scopo di non svelare quello che vedremo effettivamente nel videoclip che Valerio sta preparando.
E' un piccolo omaggio a Valerio ed ai suoi amici !!
E' un piccolo omaggio a Valerio ed ai suoi amici !!
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Ubicazione:
Roma, Italia
martedì 7 agosto 2012
Cesenatico
Valerio e Riccardo sono a Cesenatico in vacanza insieme agli amici dell'oratorio. Con Cinzia a casa spesso ci chiediamo cosa staranno facendo in certi momenti della giornata e ci piacerebbe che ci chiamassero piu' spesso. Certo che se poi succede come nella vignetta qui sotto (tratta dal New Yorker) forse e' meglio avere poche chiamate a magari qualche SMS in piu' !!
“Sì, sì, anche tu mi manchi. Ora passami il cane”. |
Ubicazione:
Cesenatico, FC, Italia
lunedì 6 agosto 2012
Aomame
Aomame - 1Q84 |
Ad esempio oggi ho inizato la lettura del terzo capitolo del romanzo di Haruki Murakami 1Q84.
Il personaggio chiave del libro ha un nome inconsueto Aomame. Su un sito ho trovato una ricostruzione del volto di Aomane fatta utilizzando un software della polizia per creare gli identikit dei ricercati partendo dalle descrizioni fornte dai testimoni. Quindi inserendo le descrizioni del personaggio scritte nelle pagine del libro da Murakami si ottiene il volto che riporto nell'immagine.
Devo dire che e' esattamente come l'avevo immaginata !
Se volete trovare altre ricostruzioni di personaggi famosi della letteratura potrete andare sul sito: http://www.vousnousils.fr/2012/02/14/portraits-robots-de-heros-de-la-litterature-521731
domenica 5 agosto 2012
Vacanze d'autore
In questi giorni di vacanza ad Ostia ho letto un bell'articolo su Repubblica che riporto integralmente. Si tratta di un racconto su come uno scrittore di Ostia vede la sua citta'.Potete godervelo insieme alle note della canzone di Jack Johnson - Upside down che ci invita a non fidarsi di quello che spesso e' considerato come normale, bisogna sempre aver voglia di girare il tutto a testa in giu' per vedere se le cose stanno proprio come sembrano !
La finestra sul mare
Anche se è grande e popolata come una città, mi piace che Ostia sia solo un distretto di Roma col mare. Quella di Lido centro sembra una vera stazione, anche se ci arriva solo il trenino che parte dalla Piramide, ed è bello da lì camminare in via della Pineta o nella strettissima via dei Fabbri Navali, nucleo originario di Ostia che ricorda l'atmosfera di Monteverdevecchio o del Gianicolo. In via degli Acilii c'era un'osteria in un giardino, sotto una tettoia di vigna, "da Oscar", oggi solo rivendita di vino per gli intimi. Sembra di stare in un altro mondo. Suppongo però che devo parlare di spiagge.
Le più eleganti sono quelle di levante (le più "esclusive" sono ancora più giù, verso Castelfusano, dove le cabine si tramandano in famiglia), ma io vado a ponente, a destra del pontile, nella cosiddetta "Ostia destra". E' più povera, il lungomare si restringe e le case sono condomini in puro stile geometrile anni '60 e '70. Ci sono le ex colonie fasciste (dove il sindaco Alemanno vorrebbe fare un casinò) che ospitano, perfetta nèmesi, una varietà di minoranze e disagiati, tra cui la moschea e la mensa della Caritas, appartamenti occupati da colorati extracomunitari e la bellissima biblioteca Elsa Morante, rifugio di quegli speciali disadattati che siamo noi lettori di libri. Il tratto di lungomare chiamato Duca degli Abruzzi, poco più avanti, fino a qualche anno fa era addirittura malfamato, ma ha il privilegio di offrire il sollievo della
vista di mare e spiagge libere a chi cammina sul lungomare appunto, non un "lungomuro" come quasi ovunque a Ostia. Alla fine del lungomare di ponente c'è il nuovo porto turistico, e in estate, all'ora giusta, il sole tramonta così esattamente alla fine della strada da meritare pienamente l'appellativo di Sunset boulevard...
Dopo il porto turistico c'è l'Idroscalo. Era una sorta di favela sulla foce del Tevere, cosi chiamata per gli idrovolanti che nel ventennio fascista partivano da qui (Fiumicino sarebbe nata più tardi). Ci si arriva lasciandosi alle spalle i palazzoni edificati per i senza casa dal sindaco Petroselli negli anni '80, si costeggiano i cantieri navali coi lussuosi yachts ancorati, e l'oasi della Lipu con il monumento a Pier Paolo Pasolini (nel luogo preciso in cui fu ammazzato), dove volteggiano a volte fenicotteri bianchi e rosa. Sulla destra, in una polverosa distesa, l'ottagonale torre di avvistamento progettata da Michelangelo, detta anche "Torre di San Michele", abbandonata da anni a non essere vista né ad avvistare più nulla. Finché la strada finisce, tra il mare e il nulla, un nulla non privo di dolcezza dai colori pastello, dove in una spiaggetta rocciosa giocano e nuotano bambini e famiglie superstiti, e la finestrella di una casetta con le foto di gelati rivela un bar. Sembra di tornare agli anni '60, o prima. Era, e in parte è ancora, un mondo sopravvissuto di estremamente poveri e precari, case e baracche di materiali di risulta che ospitano centinaia di persone e di famiglie, italiane e non. Nella miseria, statuine di Padre Pio, vasi di fiori, decorazioni sulle porte. Sembra uscito dal remake di un film di Pier Paolo Pasolini diretto da David Lynch, se penso agli uomini e donne coperti di tatuaggi che vidi in festose serate estive alla luce rubata dai pali elettrici, animate dal karaoke, da balli e dall'elezione di Miss Idroscalo. E soprattutto alla devozione quasi pagana, forse per questo ancora più religiosa, della festa dell'Assunta il 15 agosto, detta anche Festa del Mare: quando il barcone con la statua lignea della Madonna, i lunghi capelli sciolti come nella canzone di De André, prende il largo, e i poveri festeggiano a fianco delle autorità in una solennità iperreale e sballata, come i fuochi d'artificio fuori sincrono. Catarsi di una comunità disaggregata degna di essere raccontata in un film, ma oggi dispersa dalle ruspe, complici probabilmente dall'ennesima speculazione urbanistica.
Ho un amico poeta che abita a Ostia destra, con una terrazza che si affaccia sul lungomare e la spiaggia. Vado spesso da lui a pranzo o cena (è un ottimo cuoco), poi magari resto lì per una breve vacanza. Eccomi dunque qui a guardare il mare e la spiaggia dall'alto nell'ora che preferisco, quella in cui si svuota, gli stabilimenti chiudono come gli ombrelloni e tutto acquista luce e spazio abitabile, e sarebbe bello scendere a nuotare. Ma alle 19,15 circa gli stessi stabilimenti balneari si cambiano d'abito per la loro second life, annunciata da musiche dapprima soffuse, poi dilatate in una poltiglia sonora incongrua e ad altissimo volume. La concorrenza dei bar della spiaggia non risparmia nessuno: percussioni africane versus tromba romantica, Besame mucho contro rock italiano anni '60, disco music e perfino, sulla pedana di un ristorante, una soprano dal vivo.
Tutto questo, fuso in un brusioremix, mi arriva come refoli di vento, come aromi di cucina che mischino tra loro pietanze diverse. Quando il sole è ormai atterrato da un pezzo all'Idroscalo, e un argento uniforme confonde cielo e mare, a un certo punto un pianoforte classico rivaleggia con l'immancabile Folle idea di Patty Pravo, e tra i due motivi prevale il basso della voce di Louis Armstrong in What a wonderful world: è il segnale. In cielo resta un vago alone rosa, il resto è buio, il porto turistico con le sue torrette sembra il profilo di un'Istanbul in miniatura, e il popolo dell'happy hour comincia a fluire e invadere le spiagge come zombi teneri e sonnacchiosi. E' la globalizzazione della sbronza, nel frastuono babelico della notte rutilante. C'è la spiaggiabalera e quella pianobar, quella pub e quella discoteca e così via, a ognuno la sua musica. A giudicare dal flusso di corpi che dai marciapiedi del lungomare entra negli stabilimenti, la spiaggia è più gremita che di giorno...
Poi bisognerebbe descrivere l'incanto del mattino presto, il chiarore terso e pulito del mare. Le spiagge vuote e struccate, senza il belletto notturno, percorse dai trattori che le spianano come tosaerba, sorprendono per la loro freschezza nella luce silenziosa del giorno. Certo, ci si chiede perché quel bar con le capanne sulla sabbia debba chiamarsi Polynesian Cocktailbar, e cos'abbiano di polinesiano i condomini di fronte. Ma questa, e il divario tra le parole e le cose, è un'altra, vecchissima storia.
"I want to turn the whole thing upside down
I'll find the things they say just can't be found"
I'll find the things they say just can't be found"
VACANZE D'AUTORE
La finestra sul mare
Ostia città divisa
Tra il levante esclusivo e il ponente più povero. A destra del pontile il lungomare si restringe e le case sono condomini in puro stile geometrile anni '60 e '70. Dopo il porto turistico c'è l'Idroscalo
di BEPPE SEBASTELe più eleganti sono quelle di levante (le più "esclusive" sono ancora più giù, verso Castelfusano, dove le cabine si tramandano in famiglia), ma io vado a ponente, a destra del pontile, nella cosiddetta "Ostia destra". E' più povera, il lungomare si restringe e le case sono condomini in puro stile geometrile anni '60 e '70. Ci sono le ex colonie fasciste (dove il sindaco Alemanno vorrebbe fare un casinò) che ospitano, perfetta nèmesi, una varietà di minoranze e disagiati, tra cui la moschea e la mensa della Caritas, appartamenti occupati da colorati extracomunitari e la bellissima biblioteca Elsa Morante, rifugio di quegli speciali disadattati che siamo noi lettori di libri. Il tratto di lungomare chiamato Duca degli Abruzzi, poco più avanti, fino a qualche anno fa era addirittura malfamato, ma ha il privilegio di offrire il sollievo della
Dopo il porto turistico c'è l'Idroscalo. Era una sorta di favela sulla foce del Tevere, cosi chiamata per gli idrovolanti che nel ventennio fascista partivano da qui (Fiumicino sarebbe nata più tardi). Ci si arriva lasciandosi alle spalle i palazzoni edificati per i senza casa dal sindaco Petroselli negli anni '80, si costeggiano i cantieri navali coi lussuosi yachts ancorati, e l'oasi della Lipu con il monumento a Pier Paolo Pasolini (nel luogo preciso in cui fu ammazzato), dove volteggiano a volte fenicotteri bianchi e rosa. Sulla destra, in una polverosa distesa, l'ottagonale torre di avvistamento progettata da Michelangelo, detta anche "Torre di San Michele", abbandonata da anni a non essere vista né ad avvistare più nulla. Finché la strada finisce, tra il mare e il nulla, un nulla non privo di dolcezza dai colori pastello, dove in una spiaggetta rocciosa giocano e nuotano bambini e famiglie superstiti, e la finestrella di una casetta con le foto di gelati rivela un bar. Sembra di tornare agli anni '60, o prima. Era, e in parte è ancora, un mondo sopravvissuto di estremamente poveri e precari, case e baracche di materiali di risulta che ospitano centinaia di persone e di famiglie, italiane e non. Nella miseria, statuine di Padre Pio, vasi di fiori, decorazioni sulle porte. Sembra uscito dal remake di un film di Pier Paolo Pasolini diretto da David Lynch, se penso agli uomini e donne coperti di tatuaggi che vidi in festose serate estive alla luce rubata dai pali elettrici, animate dal karaoke, da balli e dall'elezione di Miss Idroscalo. E soprattutto alla devozione quasi pagana, forse per questo ancora più religiosa, della festa dell'Assunta il 15 agosto, detta anche Festa del Mare: quando il barcone con la statua lignea della Madonna, i lunghi capelli sciolti come nella canzone di De André, prende il largo, e i poveri festeggiano a fianco delle autorità in una solennità iperreale e sballata, come i fuochi d'artificio fuori sincrono. Catarsi di una comunità disaggregata degna di essere raccontata in un film, ma oggi dispersa dalle ruspe, complici probabilmente dall'ennesima speculazione urbanistica.
Ho un amico poeta che abita a Ostia destra, con una terrazza che si affaccia sul lungomare e la spiaggia. Vado spesso da lui a pranzo o cena (è un ottimo cuoco), poi magari resto lì per una breve vacanza. Eccomi dunque qui a guardare il mare e la spiaggia dall'alto nell'ora che preferisco, quella in cui si svuota, gli stabilimenti chiudono come gli ombrelloni e tutto acquista luce e spazio abitabile, e sarebbe bello scendere a nuotare. Ma alle 19,15 circa gli stessi stabilimenti balneari si cambiano d'abito per la loro second life, annunciata da musiche dapprima soffuse, poi dilatate in una poltiglia sonora incongrua e ad altissimo volume. La concorrenza dei bar della spiaggia non risparmia nessuno: percussioni africane versus tromba romantica, Besame mucho contro rock italiano anni '60, disco music e perfino, sulla pedana di un ristorante, una soprano dal vivo.
Tutto questo, fuso in un brusioremix, mi arriva come refoli di vento, come aromi di cucina che mischino tra loro pietanze diverse. Quando il sole è ormai atterrato da un pezzo all'Idroscalo, e un argento uniforme confonde cielo e mare, a un certo punto un pianoforte classico rivaleggia con l'immancabile Folle idea di Patty Pravo, e tra i due motivi prevale il basso della voce di Louis Armstrong in What a wonderful world: è il segnale. In cielo resta un vago alone rosa, il resto è buio, il porto turistico con le sue torrette sembra il profilo di un'Istanbul in miniatura, e il popolo dell'happy hour comincia a fluire e invadere le spiagge come zombi teneri e sonnacchiosi. E' la globalizzazione della sbronza, nel frastuono babelico della notte rutilante. C'è la spiaggiabalera e quella pianobar, quella pub e quella discoteca e così via, a ognuno la sua musica. A giudicare dal flusso di corpi che dai marciapiedi del lungomare entra negli stabilimenti, la spiaggia è più gremita che di giorno...
Poi bisognerebbe descrivere l'incanto del mattino presto, il chiarore terso e pulito del mare. Le spiagge vuote e struccate, senza il belletto notturno, percorse dai trattori che le spianano come tosaerba, sorprendono per la loro freschezza nella luce silenziosa del giorno. Certo, ci si chiede perché quel bar con le capanne sulla sabbia debba chiamarsi Polynesian Cocktailbar, e cos'abbiano di polinesiano i condomini di fronte. Ma questa, e il divario tra le parole e le cose, è un'altra, vecchissima storia.
(05 agosto 2012)
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sabato 4 agosto 2012
Delillo
Approfittando di un paio di giorni di ferie trascorsi al mare ho terminato la lettura di Underground di Don Delillo. Il libro è stato un viaggio di quasi 900 pagine nella storia americana dell'ultimo secolo, ambientato a New York. Non ha una vera e propria trama ma dei temi di fondo: il baseball, i rifiuti, la vita della comunità italiana a Little Italy nel Bronx.
La grande storia che si muove nel fondo, e in primo piano le quotidiane esistenze di personaggi che vivono, raccontano, si confrontano delineando una storia tutta americana ma nella quale è facile ritrovarsi.
E' incredibile come semplicemente leggendo della pagine scritte si riesca a compiere dei viaggi sia nel tempo che nello spazio cosi' coinvolgenti. Mi sembra ancora di sentire nelle narici i profumi dei vicoli di Little Italy e di vivere insieme agli artisti newyorkesi quelle riunioni nelle terrazze dei loro appartamenti che si affacciano sulla grande citta'.
E vero che a volte la pesantezza di alcune pagine viene ripagata da emozioni che altri libri, magari piu' accattivanti ed alla moda, non riescono a dare.
La grande storia che si muove nel fondo, e in primo piano le quotidiane esistenze di personaggi che vivono, raccontano, si confrontano delineando una storia tutta americana ma nella quale è facile ritrovarsi.
E' incredibile come semplicemente leggendo della pagine scritte si riesca a compiere dei viaggi sia nel tempo che nello spazio cosi' coinvolgenti. Mi sembra ancora di sentire nelle narici i profumi dei vicoli di Little Italy e di vivere insieme agli artisti newyorkesi quelle riunioni nelle terrazze dei loro appartamenti che si affacciano sulla grande citta'.
E vero che a volte la pesantezza di alcune pagine viene ripagata da emozioni che altri libri, magari piu' accattivanti ed alla moda, non riescono a dare.
“Mi dispiace signore, ma Dostoevskij non è considerato una lettura estiva. Devo chiederle di seguirmi” |
Ubicazione:
New York, Stati Uniti
giovedì 2 agosto 2012
Il Comico
Cesare Cremonini nel vodeclip |
Si rincorrono i ricordi,
come cani in un cortile
tu nemmeno te ne accorgi,
come un fesso vorrei farti innamorare!
No, ti prego non andare...
…se puoi rimani, fino a domani…
mercoledì 1 agosto 2012
Leggendo De Lillo . . .
Questa sera aspettando il tramonto sul mio balcone ho deciso di creare un video leggendo alcuni passi del libro di Don De Lillo Underground ... non è andata come volevo ma il video è divertente!!
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Roma, Italia
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